2.4.13

Torta Pasqualina e.... Mantova!





Buongiorno!
Come state? Come avete passato questi due giorni di festa? Mangiato tanto? Io direi di sì! Tartine, cannelloni ripieni, pesce spada e  branzino al forno, vitello tonnato, verdure grigliate, colomba, sorbetto al pompelmo e cioccolatini,  e poi ancora ieri salumi mantovani, ravioli alla zucca e amaretti e sbrisolona e per concludere ieri sera non poteva di certo mancare la torta pasqualina, che come ogni anno a casa nostra è una tradizione! E proprio perché è una tradizione vi lascio la ricetta, collaudata al 100% dopo tanti, tanti anni di preparazione! 


Lista della spesa:
  • 1 kg di spinaci
  • 500 gr ricotta
  • parmigiano grattugiato
  • sale
  • pepe
  • noce moscata
  • dado
  • 2 rotoli di pasta sfoglia
  • 1 uovo
Cuocete gli spinaci in un pò d'acqua e aggiungete mezzo dado. Scolateli, strizzateli e tritateli e amalgamatevi la ricotta e il parmigiano. Regolate di sale e pepe e spolverate di noce moscata. Foderate una teglia di carta forno, stendete il primo strato di sfoglia, disponetevi l'impasto e coprite col secondo strato di sfoglia. Fate combaciare gli estremi della sfoglia, sigillate bene e spennellate con l'uovo sbattuto. Cuocete in forno a 180° fino a che non è bella gonfia e dorata! 

    
E ora passiamo alla gita di Pasquetta, ovvero Mantova!



 È stata una giornata meravigliosa, nonostante il tempo, ma fortunatamente non ha piovuto! Avendo l’abbonamento del treno Io Viaggio, abbiamo deciso di sfruttarlo e di andare a Mantova in treno, così ieri mattina alle 7 eravamo già sul Malpensa Express e alle 7,30 a Cadorna, colazioncina al bar con cappuccino e cornetto caldo e poi da Centrale abbiamo preso il treno che in due ore precise ci ha portato a Mantova. Dalla stazione di Mantova in circa 20 min a piedi si raggiunge Palazzo Te, che abbiamo visitato in tutta tranquillità, prima della ressa di mezzogiorno. La camera dei Giganti mi ha lasciato a bocca aperta, non sarei più uscita! 


 
( Le foto sono prese da internet, dato che non si potevano scattare fotografie degli interni. Però
 volevo lo stesso mostrarvi quanto fosse bella!!)

E non sarei più uscita nemmeno dalla camera di Amore e Psiche!  


               (La foto è presa da internet, dato che non si potevano scattare fotografie degli interni. Però

 volevo lo stesso mostrarvi quanto fosse bella!!)


Mantova era anticamente circondata da quattro laghi formati dal corso del fiume Mincio; poco distante dall’isola su cui sorse la città si trovava un’altra isola denominata sin dal medioevo Teieto (poi abbreviato in Te) collegata con un ponte alle mura meridionali della città. Due sono le ipotesi più attendibili sul significato del termine Teieto: esso potrebbe derivare da tiglieto, località di tigli, oppure essere collegato a tegia, dal latino attegia, che significa capanna.  


L’isola, che possiamo immaginare verdeggiante e tranquilla, divenne ben presto luogo di svago per la famiglia Gonzaga; numerosi sono i documenti che attestano già dalla metà del Quattrocento l’uso di questo contesto naturale. Agli inizi del 1500 Francesco II Gonzaga, marito di Isabella d’Este, vi fece costruire stalle per gli amati cavalli di razza e anche una casa padronale. 


Tra il 1524 e il 1534 morto il padre e divenuto signore di Mantova, Federico II decise di trasformare l'isoletta nel luogo dello svago e del riposo, e dei fastosi ricevimenti con gli ospiti più illustri, ove poter “sottrarsi” ai doveri istituzionali assieme alla sua amante Isabella Boschetti. Abituato com'era stato sin da bambino all'agio e alla raffinatezza delle ville romane, trovò ottimo realizzatore della sua idea di “isola felice” l’architetto e pittore Giulio Romano, allievo di Raffaello. Da canto suo, Giulio Romano, trovò in Mantova e nel suo committente l’occasione migliore per dare sfogo al suo genio e alla sua fantasia, riadattando le scuderie già esistenti e inglobandole nella costruzione, alternando gli elementi architettonici a quelli naturali che la zona offriva, decorando sublimemente stanze e facciate.


I simboli e gli stemmi riempiono di significati più o meno celati e spesso politici, le pareti del palazzo e del suo voluttuoso proprietario. Il Monte Olimpo, ad esempio, circondato da un labirinto e che sorge dalle acque è un simbolo che spesso si ritrova, viene ripreso in elementi architettonici costitutivi del palazzo come le due ampie peschiere, destinate a contenere pesci, che attraverso un ponte portano al giardino, o come il labirinto in bosso (ormai scomparso) del giardino stesso.




Terminata la visita a Palazzo Tè ci siamo messi alla ricerca di un ristorantino tipico consigliatomi da mamma e zia che vi erano state a pranzo tanti anni fa e che cercando in internet avevo scoperto che esisteva ancora. Il ristornatino in questione è L'Antica Osteria ai Ranari, lontana dal centro e un pochino nascosta, ma che, come da consiglio, vale assolutamente la pena cercare. Noi siamo stati davvero fortunati, perché pur non avendo prenotato, cosa che era davvero meglio fare, siamo riusciti lo stesso a trovare due posti, perché quelli che avevano prenotato il tavolo erano in ritardo di un'ora, così ci è stato detto che se facevamo in fretta potevamo fermarci! :) Sapendo già cosa mangiare, siamo stati velocissimi nella scelta del menù: antipasto di salumi tipici e tortelli di zucca mantovani, davvero squisiti e per concludere ci è stata offerta della sbrisolona da dei simpatici signori veneti, nostri vicini  di tavolo :)



Usciti dall'osteria ci siamo diretti verso Piazza delle Erbe e Palazzo Ducale. 

 

Durante il tragitto ci siamo imbattuti per caso nella casa del Mantegna e nella chiesa di San Sebastiano. 




 Giunti in Piazza delle Erbe ci siamo goduti la vista e abbiamo visitato la Rotonda di San Lorenzo e la Basilica di Sant'Andrea.




Poi è stata la volta di Palazzo Ducale, dove muniti di audioguida e con un pochino di rammarico per non poter visitare il Castello di San Giorgio e la Camera degli Sposi, in restauro a causa del terremoto di maggio 2012, ci siamo avviati alla visita della Corte Vecchia con l'appartamento della Guastalla, l'appartamento dell'Imperatrice e l'appartamento vedovile di Isabella d'Este in Santa Croce. Ci sono piaciuti molto i quadri del Rubens, la camera da letto e il bagno di Beatrice d'Este, la Galleria degli Specchi che mi ricordava un pò quella di Versailles, la camera dello zodiaco e il salone dei fiumi.




(Le immagine degli interni sono prese da internet perché non si potevano fotografare, ma volevo condividere con voi tanta bellezza! :))

Infine un pò stanchi abbiamo fatto un giro per l'immensa piazza Sordello, una passeggiata lungo il Mincio, attraversando un parco con la statua di Virgilio e infine siamo ritornati in stazione passando davanti all'ex chiesa che oggi è adibita a bar!









10 commenti:

  1. Mantova è una delle mie città del cuore :)

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  2. Bellissima città Mantova, storia, cultura e buon cibo ad ogni passo.
    Complimenti anche per la torta pasqualina!

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  3. Una bellissima gita!!!!Il bello dell'Italia è che in ogni luogo si mangia qualcosa di buono....
    Susy

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  4. Ciao Federica, anche Pasqua e` andata. ..passata in totale relax, come da tempo non mi capitava, buon cibo e cultura, nella mia città domenica (ristorante e pinacoteca di Brera) e da amici ad Asti il lunedì. ..insomma una pacchia. Mantova è stupenda, hai colto magnificamente gli aspetti migliori. Molte città lombarde hanno tanto da dire e sono assolutamente sottovalutate. Baci. Cri

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  5. Sono stata a Mantova diversi anni fa ed è una cottà davvero bellissima. Ci tornerei molto volentieri. Squisita la tua torta pasqualina. Un bacione, buona giornata

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  6. Buongiorno e come sei carina :)
    Mantova la ricordo come in un "sogno"..nel senso che ci sono stata due/tre volte da bambina..qualcosa ricordo..ma molto poco. In effetti, guardando le tue foto, c'è da dire che una bella visita la meriterebbe proprio. Bella..davvero bella.
    Come bella ( e sicuramente anche buona ) è la tua torta pasqualina..da quanto tempo che non ne mangio una ! Un abbraccio e buona giornata :)

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  7. Cara, ma sai che l'anno scorso anche noi andammo a Mantova! l'ho trovata veramente tanto bellina e molto ricca d'arte! abbiamo visitato gli stessi tuoi posti e ti faccio i complimenti per le foto!

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  8. Bellissime queste foto Fede! Non sono mai stata a Mantova, grazie per avermi portato in viaggio con te :***

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  9. Adoro Mantova ci sono stata un paio di volte. ti devo fare i complimenti per le foto sono stupende, ma anche per la tua torta :-) Mette voglia di mangiarla solo a guardarla!!

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  10. Che meraviglia Fede! Neanche io non sono mai stata a Mantova, ma urge una visita immediata! Una mia amica si è trasferita a Reggio Emilia, quando l'andrò a trovare mi ci farò portare! Buonissima anche la torta pasqualina, fa niente se la provo quando Pasqua è già passata? Un bacio!

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