Settimana di domande!
Ad esempio, si può essere una
foodblogger, avere pubblicato 162 ricette, senza contare quelle ancora salvate,
stampate e annotate e magari ancora non provate e non saper tagliare un
melone?? Sono una frana in questo, lo massacro! Per non parlare di quando mi
cimento con lo scavino per ottenere delle belle e perfette palline da copertina
patinata e il risultato è un totale disastro!
Oppure: Si può essere foodblogger
e avere scoperto solo l’altro giorno, mentre facevo il pesto alla genovese,
come funziona la centrifuga dell’insalata? Io non mangio insalata, non mi piace
proprio (si, so che è sbagliato, ma è più forte di me!) e l’altro giorno per la
prima volta in vita mia ho scoperto come funzionasse la centrifuga. Quando alla sera l’ho
raccontato a Mr. D. mi ha guardato incredulo e mi ha detto: “ Ma come? Non ci
hai mai giocato da bambina?” Risposta: "No! Giocavo con le pentole, ma non con
la centrifuga dell’insalata!” È proprio vero che nella vita non si smette mai
di imparare!
E ancora: come si può spiegare a una
persona anziana cos'è un blog? E soprattutto come spiegarle che sei
foodblogger? Già fa fatica a comprenderlo mia mamma, e credo che bene, bene non
l’abbia capito manco lei! Figuratevi mia nonna che è convinta che quando faccio delle foto “le
mando via” e vinco dei premi! :) E anche nei negozi non va meglio! Qualche settimana fa, dopo aver adocchiato una bellissima cassetta di legno, chiedo il costo alla fioraia e mi dice che non è in vendita e in realtà nessuno gliel'ha mai chiesta! Ho sorriso, ringraziato, detto che era molto bella e me ne sono andata! Ieri mattina in un negozio di articoli per
la casa, dove volevo un piatto e una tazza in saldo, mi è stato detto che il piatto era in vendita anche singolarmente, ma la tazza no, perché faceva parte di un servizio da sei! Ora, io questa cosa
non la capisco! Per quale motivo io non posso comprare una tazza singola, ma
devo per forza prendere l'intero servizio?! Cosa me ne faccio? Però ho preferito evitare di discutere e di mettermi a spiegare il perché di una sola tazza e mi
sono accontentata del piatto. Stessa cosa al pomeriggio in un negozio di stoffe. Dopo avermi
tagliato mezzo metro di sei diversi tipi di stoffa, il signore di 80 anni,
nonché commesso mi chiede: “Ma cosa ci fa con questa stoffa, signorina?” Mi
sono limitata a dirgli: “Delle tovagliette”, che poi è la verità, però meglio
non entrare in dettagli, altrimenti mi sarei ingabolata in una conversazione senza
vie d’uscita. Lui è stato soddisfatto, si è compiaciuto che così giovane mi
piaccia cucire e mi ha augurato buon lavoro! :) Ora toglietemi un dubbio, voi come
ve la cavate in questi casi? Cosa rispondete?
L’ultimo dubbio della giornata è stato di Mr. D., che anche
se non l’ha espresso, sicuramente se l’è domandato, quando ieri sera gli ho
presentato quest'insalata. Sicuramente avrà pensato: “Ma perché quando rientro
dal lavoro mi trovo un'insalata di frutta per cena, anziché un bel piatto di
pastasciutta?”, la risposta sarebbe stata, con sorriso a 34 denti:” Semplice,
Amore, perché hai una ragazza foodblogger” .
E con questa insalata, vi lascio un’idea per un aperitivo
estivo in compagnia di amici e vi auguro buon weekend!
Ps_ Qui trovate una versione più salata, ma sicuramente altrettanto gustosa. Provatele entrambe se vi va! :)