6.6.12

Clafoutis alle pesche



Esame passato, libro accantonato!! Quindi dato che questa ricetta è appuntata sul libro in questione, che "stavo studiando" mentre vedevo Csaba e che ho messo subito da parte per precipitarmi in cucina a preparare il clafoutis :), conviene che io ve la posti adesso, onde evitare che finisca nei meandri dell'armadio dei libri universitari insieme, appunto, al suddetto libro! 
La consistenza del clafoutis è molto particolare, perchè è a metà tra un budino alla vaniglia ancora caldo, delle uova strapazzate dolci e una crema pasticcera che si sta rapprendendo...però il sapore è proprio buono e vale la pena di assaggiarlo! 

La versione originale del clafoutis di frutta prevede l'uso delle ciliegie, ma sia  Csaba che io abbiamo optato per una variante con le pesche. La cosa curiosa, raccontata da Csaba durante la preparazione, e che forse anche voi come me non sapevate, è che il clafoutis è di origine francese e consisteva in un piatto della cucina povera, ma poi è stato "adottato" dai signorotti inglesi, che si vantavano di degustare questo dolce dal nome francese... ;)
 
Curiosità:
L'origine del clafoutis si perde nel tempo, come se fosse sempre stato lì. Il suo nome deriva dalla lingua "occitan", dalla parola clafotis, del ferbo clafir, che vuol dire "riempire" (la pasta di ciliegie). Un'altra corrente invece, indica come origine del nome il verbo dell'antico francese claufir, dal latino "clavo figere" che significa fissare con i chiodi, in relazione alle ciliegie che farebbero da chiodi fissati nella pasta.Anche se il termine clafoutis oggi viene usato anche per le declinazioni con altra frutta o persino in versione salata, in origine qualsiasi clafoutis che non contenga ciliegie dovrebbe prendere il nome corretto di "Flongarde". Passata la stagione delle ciliegie, la stessa pasta si usava riempita a sua volta di pere o mele di produzione locale e perdeva dunque il suo nome originale.

Beh direi che dopo queste nozioni storiche e piccole chicche curiose, è il momento di passare alla ricetta vera e propria!

Lista della spesa:
  • 30gr farina 00
  • 125 ml di latte intero
  • 3 uova
  • 3 cucchiai di zucchero bianco
  • semi di vaniglia
  • burro q.b.
  • 3 pesche noci
  • 1 cucchiaio di zucchero di canna
  • gelato alla vaniglia ( a piacere)
 Lavate e tagliate a fette le pesche e disponetele dal lato della buccia in una pirofila leggermente imburrata. Poi con una frusta sbattete le uova, lo zucchero, il latte, i semi di vaniglia e la farina. Non sbattete troppo a lungo, altrimenti l'impasto risulterà duro. Versate tutto sulle pesche e infornate a 200° per 30 minuti. 5 minuti prima di sfornare cospargete con un cucchiaio di zucchero di canna e, se volete, qualche ciuffetto di burro. Servitelo tiepido e magari accompagnato da una pallina di gelato alla vaniglia! ;-)

1 commento:

  1. mmmm che buono deve essere, e mi piace che hai messo la storia di come nasce questo dolce, :))
    Sei proprio brava ;))
    baciotti

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